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Il lavoro ad orientamento psicoanalitico con i bambini

Ogni fase della vita ha una sua unicità. La crescita è caratterizzata da continue oscillazioni: spinte vigorose verso l'autonomia e ritorni a momenti caratterizzati da quelle che all'apparenza potrebbero sembrare regressioni. Lo stesso sintomo o disturbo possono avere un significato diverso a seconda del  momento della vita che ci si ritrova ad affrontare.

Orgoglioso Big Sister

L'infanzia, da zero a 5 anni

Crisi di pianto inconsolabile, difficoltà a dormire o ad alimentarsi, enuresi encopresi, rabbia incontenibile, difficoltà nelle relazioni con i pari o con i fratelli, disturbi dello spettro autistico, incontattabilità,  sono solo alcuni dei disturbi che possono presentarsi a partire dai primi anni di vita. Spesso la difficoltà a comprendere e a contenere questi sintomi rende i genitori sconfortati al punto da mettere in discussione la propria capacità di far fronte ai bisogni dei figli. Una consultazione psicoanalitica aiuta a ricalibrare il proprio sguardo, riuscendo a intercettare il senso comunicativo di cui il malessere si fa portavoce, e di volta in volta valutando, insieme al professionista, quale possa essere l'intervento adatto a quella specifica situazione.

Particolare attenzione è rivolta alle mamme in dolce attesa e a quelle che hanno da poco partorito e che nell'incontro con il loro bambino, immaginato o reale, hanno bisogno di ritrovarsi. Uno spazio speciale è riservato ai neo-papà. 

Giocando con veicoli giocattolo

L'età scolare, 6-11 anni

Le relazioni con i genitori, con i nonni, con i compagni e gli insegnanti caratterizzano lo sviluppo di questo particolare momento della crescita. Gli apprendimenti diventano fondamentali e si intersecano  allo sviluppo emotivo dei bambini che cominciano a frequentare la scuola. A volte si può incorrere in piccoli cortocircuiti che prendono la forma di eccessive preoccupazioni, paure, atteggiamenti aggressivi o estremamente capricciosi. Altre volte i bambini in difficoltà comunicano il loro disagio attraverso comportamenti di ritiro, eccessiva timidezza, e mostrano difficoltà a costruire legami sufficientemente buoni con i pari. Può capitare poi che la nascita di un fratellino o di una sorellina non riesca ad essere elaborata dal più grande, richiedendo un grande sforzo spesso a costo di un pesante carico emotivo in tutta la famiglia. Sono frequenti le somatizzazioni, i disturbi legati alla pelle, come l'herpes, i mal di testa e i mal di pancia. Spesso le preoccupazioni provate dai bambini si manifestano con una difficoltà a pensare, lasciando spazio a ciò che in apparenza potrebbe sembrare un disturbo dell'apprendimento. Il lavoro con i bambini piccoli si svolge secondo la tecnica del gioco, la via maestra grazie alla quale è possibile conoscere il Mondo Interno dei più piccoli. E' proprio attraverso la conoscenza di ciò che accade all'interno che è possibile capire ciò che causa sofferenza e fatica, nell'ottica di promuovere un lavoro che miri a restituire al bambino la possibilità di continuare in maniera armonica il proprio sviluppo psichico, fisico ed emotivo.

Adolescenti di successo

Dall'infanzia all'adolescenza

I genitori guardano i loro figli che si affacciano alla scuola primaria con un misto di incredulità e tenerezza. Si chiedono come abbiano fatto in così poco tempo a trasformarsi da bambini a ragazzi quasi sconosciuti. La voce cambia, il corpo si ricompone seguendo proporzioni fino a quel momento impossibili da pensare. Lo straniamento, intanto, è vissuto anche da loro, i bambini che sono cresciuti. Può succedere allora di non riconoscersi nella propria pelle, di volersi allontanare velocemente dalle proprie parti infantili fingendosi già adulti, o al contrario, di evitare in tutti i modi di crescere, rifugiandosi in mondi digitali, o direttamente dentro la stanza, chiudendo quante più possibili porte con l'esterno e attivando un letargo lunghissimo in cui ci si senta al riparo dal "mondo fuori". Tutto questo si esprime attraverso sintomi diversi che possono assumere tratti inquietanti e pericolosi. I disturbi del comportamento alimentare, il ritiro scolastico, l'ansia sociale, l'abuso di alcool o sostanze, la dipendenza dai videogiochi, i comportamenti autolesivi, sono esempi di ciò che molte famiglie si trovano oggi a fronteggiare. Si tratta di problematiche che, forse, fino a qualche anno fa si pensavano associabili a ragazzi più grandi, invece oggi entrano di prepotenza nella lista di disturbi che affliggono i preadolescenti. La difficoltà a riconoscersi in una fase che non è adultità ma nemmeno infanzia è il motore che alimenta l'angoscia di perdersi, diventare invisibili, non riuscire ad immaginare il proprio posto nel mondo, lasciando spazio ai sintomi patologici, un grido di aiuto che non va sottovalutato.

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